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Il palazzo del peccato 4 - Il bagno occupato


di ipippoi
08.07.2025    |    352    |    0 8.0
"Appena iniziò a muoversi la porta, Paolo se ne accorse e abbassò il telefono nascondendo il suo cazzo tra le sue gambe chiuse, dimenticandosi però degli auricolari all’orecchio..."
Il quarto giorno arrivarono finalmente i soccorsi.
Le porte dell’ascensore si aprirono tra l’agitazione dei paramedici e il sollievo delle persone rimaste intrappolate. La luce del corridoio sembrava quasi irreale dopo giorni in uno spazio angusto e senza orizzonte.
Tra i primi a correre verso di loro fu la famiglia di Paolo. Sua madre lo abbracciò con le lacrime agli occhi, mentre il padre restava poco più indietro, visibilmente sollevato. Con loro c’erano anche le sorelle: Melissa, la maggiore, appena diciottenne e in un momento di passaggio della sua vita, ed Elisa, sedicenne, più riservata, ancora in piena adolescenza.
Melissa si era appena laureata e non aveva ancora preso nessuna decisione sulla sua vita futura. In quel periodo, inoltre, lasciò il suo attuale ragazzo. Dopo anni di relazione volle troncare tutte le cose che non la rendevano felice. È una ragazza solare, socievole e con uno spirito combattivo. Fisicamente è di altezza media, atletica, con un seno abbondante ma non troppo. Ciò che si faceva sicuramente notare nel suo fisico era il sedere prosperoso. Aveva un sedere alla brasiliana che rimarcava le curve del suo corpo rendendola molto attraente.
Elisa, la minore, era una ragazza più chiusa rispetto alla sorella, non bella rispetto a lei. Inoltre viveva con difficoltà la sua età sentendosi un po in ombra dalla figura di Melissa.
Contrariamente alla maggiore, aveva sviluppato negli ultimi anni un aumento del seno che lo aveva reso molto prosperoso. La combinazione tra il suo seno prosperoso e la sua poca altezza la rendevano un pò più in carne.
Le ore successive furono frenetiche: visite mediche, domande degli inquirenti, interviste dei giornalisti. Ma nel cuore di tutti c’era una consapevolezza nuova: ciò che era accaduto in ascensore li aveva cambiati. Avevano imparato che, al di là di ogni difficoltà, la connessione umana e la resilienza potevano tenerli uniti anche nei momenti più oscuri.
Federica e Anna tornarono nel loro appartamento. Si lavarono e sistemarono. La madre preparò la cena e si sedettero a tavola. Mentre mangiavano hanno ripensato ai momenti trascorsi negli ultimi giorni. Anna volle indagare di più su quel lato che non aveva mai visto di sua madre.
- “Mamma, io non credevo tu fossi così libertina.”
- “Sai, io prima che tu nascessi ero ossessionata dal sesso, anche durante la gravidanza continuai ad avere queste abitudini. Anche quando tu avevi pochi mesi, spesso scopavo mentre tu dormivi. Poi però mi sono accorta che avevo delle responsabilità verso di te.”
- “E’ per questo che non mi hai mai voluto dire chi fosse mio padre? Perché?".
- “Beh, il problema è questo. Non ti so dire chi è con certezza. In quel periodo vedevo molte persone e quel mese fui scopata a turno in uno spogliatoio quindi non so chi ci fosse dentro.”
- “In che senso a turno?”.
- “Mi hanno bendata e portata in uno spogliatoio dove mi hanno scopato in gruppo. Credo che fossero una decina. Lì provai anche per la prima volta il sapore della pipì in bocca.”
Anna iniziò ad essere consapevole di essere nata a seguito di un esperienza forte.
- “E’ per questo che tutto ciò che mi è successo in questi giorni mi è piaciuto molto?".
Federica, con la sua storia precedente che ha avuto, non poteva far da esempio in modo diverso e non riuscii a far desistere sua figlia.
- “Amore non potrei mai dirti di reprimere i tuoi istinti. Se senti di voler provare piacere, non trattenerti.”
- “Posso essere me stessa sempre? In qualsiasi situazione?”.
- “Cosa vuoi dire?”.
- “Anche in casa con te?”.
Federica attese qualche secondo meditando sulla risposta.
- “Si, io ti aiuterò in tutti i modi e farò lo stesso con te.”
- “Mi sento sollevata, perché mi stavo sfiorando la figa da un pò. Il tuo racconto mi ha eccitato tantissimo.”
- “Mi fa piacere che il mio passato ti ecciti” - con quelle parole Federica si alzò, prese il dito che stava utilizzando sua figlia per masturbarsi e lo leccò avidamente - “ora però sparecchiamo.”
Mamma e figlia, al termine della cena andarono nelle loro stanze.
Anna, rimasta stuzzicata da quanto successo a tavola, scrisse a Paolo.
- “Vieni a casa? Mamma è andata in camera.”
- “Eh non posso, i miei son tornati e le mie sorelle sono a casa."
- “Peggio per te. Ora mi collego via cam e farò venire qualche fortunato al posto tuo.”
- “No ma non posso, dai dove ti colleghi? Su che sito? Voglio vederti!”.
- “Cercami, magari sarai tu il fortunato.”
Anche a casa di Paolo avevano cenato da poco. Essendo in tanti in casa, ed avendo disponibile solo due bagni, molte volte succedeva di condividere il bagno con altre persone. Poteva succedere che, mentre una persona faceva la doccia, l’altra andava in bagno o utilizzava il lavello. Per questo motivo sulla porta del bagno non era presente una chiave per chiudere dall’interno e non vi era possibilità di avere completa privacy.
Nonostante questo problema, Paolo non ebbe molta scelta e si fiondò in bagno. Collegò un paio di auricolari al telefono, per non farsi sentire dagli altri, aprì lo stesso sito di cam casuali che aveva aperto Anna e iniziò la sua ricerca.
Nel frattempo, anche Anna andò sul sito per cercare una persona. Contrariamente da Paolo, il suo obiettivo non era quello di cercare qualcuno che conoscesse ma solo di cercare la giusta ispirazione e il giusto cazzo.
Iniziò la ricerca ma ci furono molti skip, persone più grandi di età, non fisicamente in forma oppure non dotate sufficientemente. Anche Paolo aveva iniziato la ricerca, ma trovando solo uomini, rendendo la ricerca un pò frustrante. Mentre eseguiva l’ennesimo skip, gli arrivò una notifica sul telefono che non avrebbe mai voluto ricevere. Una notifica di Anna con su scritto “Non sei stato fortunato”. Paolo si sentì sconfitto e molto invidioso per non essere stato il fortunato a trovare Anna.
Anna trovò un grosso cazzo in completa erezione. Il ragazzo aveva un fisico palestrato che appena la vide, con la sua camicetta del pigiama che lasciavano intravedere le sue forme, iniziò una masturbazione energica che gradì particolarmente. Per aiutarlo nella masturbazione, Anna avvicinò la sua bocca alla camera mostrando la sua lingua. Purtroppo per lei, e complice forse anche il fatto che lo spettatore fosse alla ricerca da molto tempo, in pochi secondi dal grande cazzo presente in cam uscì un getto di sperma che andò ad infrangersi contro la tastiera del ragazzo.
Anna fù molto contrariata dall’esito di quell’incontro, avrebbe voluto almeno divertirsi un pò anche lei, e così continuò la sua ricerca.
Paolo, invece, era rimasto nel bagno, seduto sul water, nella speranza di trovare almeno una ragazza che potesse sfogare le sue voglie. Con le cuffie nelle orecchie, non poté sentire che la porta del bagno si stava per aprire. Sua sorella maggiore provò a bussare ma Paolo non sentì nulla e non rispose, per questo motivo Melissa non esitò minimamente nell’entrare in bagno.
Appena iniziò a muoversi la porta, Paolo se ne accorse e abbassò il telefono nascondendo il suo cazzo tra le sue gambe chiuse, dimenticandosi però degli auricolari all’orecchio.
Melissa allora disse:
- “Paolo sto entrando” - mentre entrando notò che era seduto sul water.
- “È quella grossa?” - chiese Melissa, ma subito dopo notò gli auricolari all’orecchio - “ma cosa stai facendo?”.
Paolo cercò di giustificarsi:
- “No ascoltavo della musica.”
Melissa, che non era ingenua, non credette alle sue parole.
- “Al bagno? Sono proprio curiosa di sentirla.”
Paolo non fece in tempo ad obiettare che gli tolse il telefono di mano:
- “Ah ma ti stavi masturbando… ho forse interrotto qualcosa?”.
- “No, anzi avevi finito” - rispose Paolo cercando di chiudere la conversazione.
- “No. Perché? Continua, non ti do fastidio. Anzi scelgo io.”
Non riuscì ad ignorare quelle sue parole, si eccitò a questa sua proposta ed il suo cazzo, anche se nascosto, riaffiorò tra sue gambe.
- “Vedo che l’idea ti piace. Vediamo che cosa troviamo allora” - rispose Melissa divertita.
L’intento di Melissa era quello di trovare un bel maschione, voleva che il suo fratellino si umiliasse a masturbarsi davanti ad un uomo. Scelse un uomo palestrato, aveva un cazzo con attorno un ring per mantenere l'erezione.
- “Ecco, l’ho trovato. Ti dovrai masturbare con lui.”
L'uomo dall'altra parte, vedendo sia Melissa e sia Paolo, capì il gioco che stavano facendo e iniziò subito a toccarsi lentamente. Paolo non fu contento di quella scelta e gli rispose:
- “Ma è un uomo?”.
- “A me piace, ha un bel cazzo… a me eccita tantissimo, a te no?” - rispose Melissa.
Paolo a quelle parole non potè resistere, incitato da sua sorella, prese il suo cazzo e guardò intensamente l’uomo nella webcam. Non aveva mai avuto questo tipo di pensieri ma la situazione eccitante lo travolse e iniziò a masturbarsi.
- “Bravo fratellino, fammi vedere di cosa sei capace. Voglio che riempi questo bicchierino del tuo sperma”.
Paolo cercò di cogliere al balzo quella proposta:
- “Va bene, però tu fammi vedere qualcosa”.
Ma sua sorella non glielo permise e gli rispose:
- "No, tu hai già cosa vedere”.
Visto che aveva capito di non avere molta scelta, Paolo immaginò quel cazzo davanti a sé. Immaginò di leccarlo davanti a sua sorella. La cosa lo eccitava a tal punto che si mise in posa per esser visto meglio. Prese il suo cazzo, si alzò, si mise di fronte a sua sorella mentre con il telefono si riprendeva facendo vedere chiaramente l’eccitazione che stava provando in quel momento.
Vedendo quello che stava provando, Melissa gli disse:
- "Mi sa che ti piace questo cazzo. Sai, anche io avrei voglia di leccarlo.”
Dopo queste parole, Paolo immaginò di fare un pompino a quel cazzo che vedeva in webcam mentre sua sorella dirigeva i suoi movimenti. Non contenta, Melissa avrebbe aiutato suo fratello muovendo la bocca di Paolo avanti ed indietro mentre il pompino era in corso. Per Paolo quella visione era troppo. Prese il bicchiere e lo riempì per un quarto del suo sperma mentre sua sorella gli mise una mano sulla bocca per smorzare i suoi lamenti.
Dopo qualche istante, Paolo si riprese dal suo stato di estasi e si rivolse a Melissa:
- “Che mi hai fatto fare…“.
Ma mentendo, Melissa gli rispose:
- “Dammi il bicchiere che ho sete” - prese il bicchiere, lo guardò e comparve un sorriso malizioso sul suo viso.
- “Rivestiti e seguimi”.
Andò in cucina, mise a bollire un pò d’acqua in un pentolino, prese una bustina di camomilla ed aggiunse tutto il contenuto presente nel bicchiere. Iniziò a mescolarlo per qualche secondo finché non capì che lo sperma si fosse sciolto all’interno del bicchiere.
Prese il bicchiere ed andò in camera di Elisa, sua sorella minore, mentre Paolo la seguiva a distanza. Elisa era in camera sua e stava guardando la TV. Paolo non sapeva che, prima di entrare in bagno e trovarlo in quella situazione, Elisa le aveva chiesto un bicchiere di camomilla che voleva bere prima di andare a dormire.
Appena Melissa entrò in camera, Elisa gli disse:
- “Finalmente sei arrivata, pensavo ti fossi persa.”
- “Ma no, volevo solo che fosse ben caldo. Fai attenzione che scotta.”
Dopo queste parole, Elisa prese il bicchiere e iniziò a sorseggiare dal bicchiere mentre continuò a conversare con sua sorella. Mentre beveva si accorse di un gusto leggermente diverso ma non poté associare a quanto realmente stesse bevendo.
Terminò di bere il bicchiere e si rivolse a Melissa:
- “Molto buono, sembrava diverso dal solito.”
- “Ho inserito un ingrediente segreto, ma ti è piaciuto?”
- “Si, più buono. Ma cosa gli hai messo?”.
- “Beh un ingrediente segreto deve rimanere segreto” - e con quelle parole uscì dalla stanza.
Paolo aveva assistito a distanza a quella scena e non credeva ai propri occhi. Sua sorella aveva bevuto inconsapevolmente il suo sperma e le era piaciuto.
Melissa si avvicinò a Paolo e lo avvisò:
“Non credere di farci qualcosa con lei, è pur sempre tua sorella. La sto solo abituando al mondo dei grandi”.

Nel frattempo Anna era ancora intenta a masturbarsi in camera sua. Era davanti al pc con un nuovo sconosciuto trovato in webcam. Questa volta riuscì ad iniziare la masturbazione che tanto desiderava e i suoi versi di piacere furono uditi anche dalla lontana stanza in cui si trovava sua madre. Sua madre si alzò e rimanendo fuori dalla porta, assistette a tutta la scena che si stava consumando e capì che sua figlia non era più la stessa di prima.
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